Due mesi. Due mesi soltanto. È il tempo che ha impiegato Richard Jouve per conquistare il podio della Coppa del Mondo. Il fondista di Briançon non ama aspettare ed è diventato rapidamente uno dei migliori velocisti della Coppa del Mondo.

UN INIZIO STAGIONE IDILLIACO

Richard Jouve aveva solo 22 anni quando ha messo piede per la prima volta sul circuito di Coppa del Mondo durante la tappa di Otepää, in Estonia. Un battesimo del fuoco che si conclude con un anonimo 49o posto. Ma il ragazzo è fatto per lo sprint e lo sforzo esigente che implica questa prova. Impara bene e in fretta. A Lathi, nel mese di marzo, prima della chiusura della stagione, si aggiudica il 3o posto, annunciandosi come uno dei grandi nomi della sua disciplina. Con il passare delle stagioni, il fondista Julbo porta il suo eterno sorriso alle gare più importanti del calendario sportivo, sempre più presente nel gruppo dei grandi. La medaglia di bronzo alla team sprint di Pyeongchang con Maurice Manificat conferma che l’atleta alpino con indosso i colori del comprensorio di Méribel fa parte degli uomini che contano. Sta facendo progressi ovunque e la stagione in corso ne è la prova.

UN GRANDE INIZIO INVERNO

Lo sprinter ha anche firmato la sua prima top 15 nella 15 km classica di Lenzerheide: il suo miglior risultato a questo livello. Con tre podi mondiali, ha già fatto meglio che nelle stagioni precedenti. E restano ancora molte altre opportunità: «Tanto tempo fa, non avrei mai pensato che sarei arrivato secondo nella classifica generale dello sprint dopo tre week-end di gare.» Quest’inverno, Jouve ha potuto anche condividere un podio con il suo compagno di squadra, Lucas Chavanat: «Non abbiamo avuto bisogno di dirci nulla per sapere che eravamo entrambi felici di questo splendido risultato.» Jouve prosegue serenamente la stagione invernale. Senza complessi: «Onestamente, non c’è nessuno che mi faccia veramente paura», ha confidato alla stampa. Dopo dodici medaglie, sta ancora inseguendo la sua prima grande vittoria internazionale. E possiamo scommettere che la stagione 2022 sarà quella della consacrazione, per Richard Jouve.